Devi prenderti cura delle cose che ami. E se ami la tua azienda, curare il suo sito web e mantenerlo in buona salute è un aspetto fondamentale per mantenere in salute anche le tue strategie di digital marketing.
Oggi prendersi davvero cura di un sito significa, anche, valutare il suo profilo backlink. Parlo dell’insieme di link che il tuo sito riceve da altre piattaforme web.
In pochi se ne rendono veramente conto, ma buona parte della forza di un sito è espressa proprio dai suoi link in entrata. Si stima che quasi il 30% delle chance di posizionamento delle pagine derivi proprio dalla qualità del profilo backlink.
Per questo oggi, non solo è importante conoscere lo stato dei propri link, ma anche di quelli dei competitor!
Si tratta di un passaggio davvero determinante perché se vuoi prenderti il traffico che oggi si stanno godendo loro dovrai colmare quel link gap che si trova tra te e loro.
Solo facendo questo (insieme ad altre strategie SEO) potrai giocartela ad armi pari e provare a spostare l’ago della bilancia in tuo favore.
Per riuscirci si parte da un’analisi approfondita dei tuoi link e di quelli dei competitor, attraverso un processo chiamato link audit.
Continua a leggere, ti spiego come fare, ma senza pappardoni tecnici, giuro!

Perché la Link Audit è così importante
Un’accurata analisi dei collegamenti fornisce diversi tipi di informazioni importanti. Alcune di queste informazioni rivelano problemi esistenti o potenziali che dovrebbero essere affrontati rapidamente.
Un link Audit fatta come Cristo comanda rivelerà tutto:
- link potenzialmente rischiosi
- link di bassa qualità
- link di alta qualità
Un sito web con link innaturali o comunque inappropriati è vulnerabile alle sanzioni imposte dai motori di ricerca. In casi estremi, il sito potrebbe addirittura essere deindicizzato.
Se vengono adottate tempestivamente le opportune azioni di follow-up, un audit dei link può ridurre la probabilità di sanzioni da parte dei motori di ricerca.
Inoltre, con questa analisi otterrai importanti informazioni sui siti web che si collegano al tuo. Ciò si rivelerà utile per la pianificazione strategica.
Capirai quali parti del tuo sito web attirano maggiormente i link in entrata, e quali parti devono essere migliorate. Sarai così in grado di ideare campagne di link building e di web marketing di maggior successo.
Per finire, andando a spiare i competitor, con i giusti tool, saprai quello che devi fare per raggiungerli ed eventualmente superarli sotto l’aspetto dei link.
Avrai anche un’idea di che tipo di investimento ti serve per riuscirci. Aspetto assolutamente non secondario per pianificare il tuo budget, ma soprattutto per capire da subito se puoi permetterti di competere su quel piano o se non sia meglio cambiare strategia!
Leggi anche: Digital content audit: ciò che ti serve per rendere più performanti i contenuti
Come fare l’analisi dei link dei competitor?
Ci sono diversi strumenti di analisi della concorrenza tra cui scegliere. I miei preferiti sono Ahrefs, Majestic Site Explorer, SEMrush e Open Site Explorer di Moz. (Per un’analisi olistica si dovrebbero utilizzare più strumenti di analisi backlink).
Prima di iniziare nota bene:
Considera quali sono gli obiettivi del tuo sito nel fare un audit sulla concorrenza.
- Vuoi aumentare l’autorità del tuo dominio in generale?
- Posizionarti per alcune parole chiave specifiche?
- Scoprire da dove attingono link gli altri della tua nicchia?
L’obiettivo di partenza deve esserti molto chiaro ancor prima di metterti al lavoro.
Partiamo da “Majestic”
La valutazione offerta dal tool in merito al Trust Flow e Citation Flow è in grado di indicare la link popularity del tuo sito come di quelli dei competitor.
Entrambe le metriche utilizzano una scala da 1 a 100, dove quest’ultimo è il valore più alto. Il “Trust Flow” valuta la qualità dei link in entrata, mentre il “Citation Flow” valuta la popolarità del sito web, parametro determinato dalla quantità di link ricevuti.
Il numero medio di referring domains (quanti domini differenti linkano il tuo sito) e il “Trust Flow” dei concorrenti fornirà una linea di base da seguire per diminuire il link gap tra te e i competitor e cominciare a scalare i risultati organici.

Ottenere Domain Authority and Trust: da dove iniziare?
Per farlo, meglio partire proprio dall’analisi della concorrenza. Per identificare il grado di competizione puoi partire da una semplice ricerca su Google di un servizio offerto dalla tua azienda.
Prendi i primi 10 risultati e inseriscili in un foglio di excel. Questi sono quasi certamente i competitor più performanti ai quali badare, ma forse facendo analisi scoprirai che sono 5 o anche meno…
Questi 10 concorrenti devi ora passarli su un tool. Ahrefs andrà benissimo per lo scopo. Fatto questo puoi esportare i dati ottenuti in un foglio di calcolo e ordinarli in base alla loro autorità di dominio, al numero totale di backlink e al numero di domini di riferimento.
A questo punto, è possibile impostare avvisi settimanali sui backlink dei concorrenti che riportano tutti i nuovi backlink acquisiti da un URL concorrente. Clicca su “Ahrefs Alert” e digita il dominio su cui desiderate ricevere i rapporti.
Con un’analisi di questo tipo puoi:
- Scoprire che tipo di siti linkano i competitor
- Quali specifici contenuti vengono linkati più spesso e di che tipo sono
- Scoprire link che sono stati ottenuti in maniera “innaturale” (a pagamento o su richiesta diretta attraverso attività di outreach)
- Valutare quali link sono di maggiore qualità e quanti sono
- Valutare quanto può essere difficile per te ottenere quegli stessi link
Insomma, tutto questo ti offre un quadro strategico ben preciso su come muoverti per raggiungere (e possibilmente superare) i tuoi competitor sotto il profilo dei backlink.
Devi interpretare questi dati nel migliore dei modi e credimi, è un’attività che potrebbe portare via molto tempo, non è qualcosa che si sbologna in 5 minuti.
Leggi anche: 3 Strategie di marketing digitale per il rilancio della tua impresa (spiegate facile facile)
E ora? Ora è tempo di contromosse
Una volta che hai fatto lo 007 della situazione studiandoti il grado di competizione della tua nicchia per benino dietro le quinte, puoi passare all’azione…
Innanzitutto, come ho detto, puoi usare gli stessi metodi e gli stessi tool per analizzare la situazione del tuo sito, a quel punto conoscerai alla perfezione la differenza che esiste tra te e i competitori.
Adesso ti consiglio di valutare 2 cose molto semplici:
- Se il tuo sito in quanto a backlink assomiglia a Topolino, mentre quelli dei tuoi competitor sono Superman, decidi (e valuta seriamente) se hai il budget e le risorse per imbarcarti in questa difficile avventura.
- Se la risposta è affermativa, ovvero vale la pena tentare perché il gap non è incolmabile, non partire senza un piano operativo chiaro, ben preciso e soprattutto concreto e misurabile.
“Peppe, ma io ho già 200 cose al giorno da fare, non posso mica stare a pensare ai back-cosi del mio sito”.
Ti capisco perfettamente, ed è proprio per questo che la maggior parte dei miei clienti sono imprenditori come te che non hanno il tempo o le competenze tecniche per fare link audit o per curare tutti gli altri aspetti contenutistici e SEO che portano un progetto web al successo.
Per questo ti dico che, se ti va, alla tua link audit e a definire dettagliate strategie per battere la concorrenza posso pensarci io.
Non a caso faccio il consulente SEO e di Digital Marketing, in altre parole prendo il Topolino di turno e lo aiuto a mettere su i muscoli necessari per battersi alla grande nella sua nicchia di mercato…
Che ne dici proviamo? Il primo passo è semplicemente contattarmi per capire cosa si può fare, fallo anche subito, hai solo da guadagnarci ;).